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© photo Gerald Bruneau

Biografia

Nel silenzio e nella solitudine del mio studio, trovo la concentrazione per dedicarmi al mio lavoro. Preparo una lastra di porcellana sottile quasi come un foglio di carta. Ritaglio la forma che mi interessa in quel momento, di solito una forma geometrica regolare come un quadrato o un cerchio. Quando la porcellana raggiunge una consistenza elastica, la tengo tra le mani e aspetto.
A volte chiudo gli occhi.
La forma si crea dalle mie mani.
La leggerezza, la trasparenza, la bellezza e il movimento, sono i temi che mi interessa rappresentare. Le immagini che vorrei raccontare, di frequente si traducono in forme curve e ondulate.
Se resa sottile, la porcellana diventa traslucente, tanto da creare un effetto raffinato analogo alla filigrana nella carta. E’ un materiale pregiato con un fascino e una bellezza uniche. La scelta del bianco permette di osservare la forma nella sua essenza più pura. Rende ogni dettaglio visibile e non concede imperfezioni. La ricerca della bellezza per me non è fine a se stessa ma veicola un contenuto profondo.

vola tu,
Bianca Flut,
ante Nu.

Il titolo dell’opera è un anagramma che racchiude molteplici significati. Ad una prima lettura, le parole suonano come dei versi. Ricomponendo le frasi, partendo dalle maiuscole, si formano le parole Nuvola Bianca Fluttuante. Bianca Flut è il mio pseudonimo. Bianca come la porcellana e come il nome di donna: un omaggio alla scrittrice Bianca Pitzorno. Flut vuole suggerire il termine fluttuante ma anche flutti, le onde del mare. L’idea iniziale di questa ricerca è nata pensando ad una forma che suggerisse, allo stesso tempo, una nuvola e le onde del mare. Se osserviamo una nuvola nel cielo o le onde del mare, possiamo notare che entrambe hanno forme sfuggenti e in continuo movimento, ed è così che mi sento anch’io. Le sculture fluttuanti interagiscono con il visitatore, il cui passaggio nello spazio adiacente, può determinarne il movimento. Questo è reso possibile dalla leggerezza delle sculture e dall’impiego di un cavo d’acciaio così fine da sembrare invisibile.
Una scultura sottile quasi come un foglio di carta. Un foglio bianco su cui prende forma un’idea, uno schizzo, un segno, uno scritto. Un foglio che forse non è bianco ma è scritto con l’inchiostro simpatico. Un foglio apparentemente bianco che racchiude un messaggio profondo per chi saprà leggerlo.